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Un sabato di musica, fede e gratitudine: “Fino alla fine” incanta il Salone delle Suore Salesiane

Un sabato sera che resterà nel cuore di molti. Il Salone Teatro delle Suore Salesiane di Via Caronda (CT) si è riempito di suoni, parole, emozioni e volti: è stato questo lo spirito che ha animato l’evento dedicato alla celebrazione dei 400 anni della Congregazione della Missione, fondata da San Vincenzo de’ Paoli.

A rendere speciale la serata è stata la presentazione dell’opera musicale “Fino alla fine. San Vincenzo de’ Paoli, messaggero e servo”, un progetto intenso e originale che ha saputo raccontare la vita e il carisma di San Vincenzo attraverso la musica, il teatro e la testimonianza viva di chi oggi continua a incarnare i suoi valori.

Un progetto nato dalla passione

Frutto della collaborazione tra la Curia Generalizia e la Provincia Italiana della Congregazione della Missione, l’opera è stata ideata e realizzata dal gruppo musicale GM Music, insieme alla Bluverse Academy. Il progetto ha avuto come obiettivo quello di raccontare San Vincenzo con un linguaggio nuovo, accessibile a tutti, soprattutto ai giovani. Le sue parole e azioni sono risuonate in diverse lingue e si sono diffuse attraverso piattaforme musicali, rendendo universale il messaggio di amore e servizio.

Dietro le quinte di questo lavoro ci sono volti noti alla famiglia vincenziana: padre Salvatore Farì, missionario instancabile e anima del progetto, Claudio Mantegna, direttore musicale capace di unire tecnica e spiritualità in un’unica armonia, e suor Rosanna Pitarresi, Figlia della Carità e autrice dei testi, che con la sua sensibilità ha dato voce alla vita e alla missione del Santo della carità.

La voce dei poveri: protagonisti alla pari

Ma il vero momento di grazia è arrivato quando sul palco – e nel cuore della platea – sono saliti i fratelli e le sorelle della Locanda del Samaritano. Ospiti, amici, compagni di strada: sono stati loro i veri testimoni della carità vincenziana.

Con semplicità, ma con una forza che ha commosso tutti i presenti, hanno condiviso la loro esperienza, la loro riconoscenza, il senso profondo di un’umanità ritrovata grazie al servizio quotidiano dei Missionari Vincenziani. Alcuni di loro hanno anche partecipato attivamente allo spettacolo, con piccoli interventi, canti o semplicemente con la loro presenza autentica e luminosa.

Una serata di comunione e speranza

L’opera “Fino alla fine” non è stata solo un evento culturale o religioso, ma un vero incontro di comunità, un’esperienza di comunione profonda. Religiosi, volontari, ospiti delle strutture di accoglienza, amici e cittadini si sono ritrovati uniti nel nome di San Vincenzo e del suo esempio di servizio agli ultimi.

Alla fine dello spettacolo, tra applausi e abbracci, non pochi occhi erano lucidi. La musica ha saputo toccare corde profonde, e la testimonianza dei più fragili ha ricordato a tutti che la vera grandezza sta nel servire con amore, fino alla fine.

Un grazie speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questa serata: agli artisti, agli organizzatori, alle Suore Salesiane che hanno aperto le porte del loro teatro, e a ogni volontario e missionario che ogni giorno, in silenzio, costruisce ponti con i gesti più semplici.

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